sabato 9 agosto 2008

08-08-08 08pm






Relativismo, culture a confronto, atteggiamenti sociali, spirituali, politici, filosofici. Apparenze, realtà nascoste.. Una cerimonia quella dell'inaugurazione delle olimpiadi di Pechino 2008 che ha saputo stupire mostrando, grazie alla bravura di migliaia di figuranti del sol levante, ritratti culturali della cina di ieri e dell'oggi che si prepara ad essere già domani. Aspettative enormi di essere finestra emblematica sul mondo, quest'inaugurazione ha voluto dimostrare la forza, la determinazione del linguaggio culturale cinese, che vuole emergere non più solo con i numeri ma anche con la loro qualità. Giochi pirotecnici scaturiti da tutti i quartieri della capitale, intrecci luministici di sicuro effetto. Uno stadio olimpico da un fascino profondo, un oggetto stabile e tangibile tanto quanto transitorio e cangiante nella forma e nei richiami figurativi. Una scenografia notturna affascinante. Una scala urbana all'esterno ed una umana al suo interno riunite in un unico respiro. Un respiro sportivo, scevro da ogni volontà ideologica, anche se l'attenta regia politica è poi effettivamente presente sotto ogni aspetto, e passato lo stupore momentaneo, torna palesemente dinanzi agli occhi. Una medaglia, due facce, come in tante realtà della vita. Una Cina che vorrebbe, ma che ancora non può. I problemi e le realtà nascoste sono ancora troppe. Ma lo spirito e le punte culturali della tradizione orientale sono forti e foriere di buoni insegnamenti. Speriamo siano questi gli stimoli veri alla testa di un'avanzata nazionale che altrimenti potrebbe assumere l'apparenza di un'invasione senza equilibrio.
...Che immagini...

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